Palazzo Lanfranchi, 6 -14 Dicembre 2014
Finalmente sarà possibile ammirare una selezione delle molte fotografie d’epoca che i pisani hanno portato a Palazzo Lanfranchi durante la mostra “All Our Yesterdays (1839-1939), Scene di vita in Europa attraverso gli occhi dei primi fotografi” (11 Aprile – 2 Giugno 2014), realizzata dal progetto Europeana Photography e organizzata a Pisa dalla società Promoter.
Nel periodo d’apertura della mostra, infatti, la cittadinanza era stata invitata a portare le proprie foto d’epoca per poterle digitalizzare: la risposta dei cittadini pisani è stata entusiasta e quasi 1.000 foto sono state conferite. Le immagini digitali sono adesso custodite in formato elettronico nella Promoter Digital Gallery, pronte per essere riutilizzate a scopi culturali e divulgativi.
La selezione in mostra fra il 6 e il 14 Dicembre 2014, curata dall’associazione fotografica Imago, ha tenuto conto sia del valore intrinseco delle immagini sia del loro valore documentario. Nell’insieme rappresentano un coinvolgente percorso, ricco di curiosità e di suggestioni, nel nostro passato.
In questa raccolta, accanto alle classiche pose per i ritratti individuali e di gruppo, si apprezzano altri temi ricorrenti: molte biciclette e ancora qualche cavallo, i mezzi di trasporto più diffusi per poveri e ricchi; la moto, orgogliosamente immortalata come simbolo del progresso; i panorami di Pisa e dell’Arno; alcuni nomi celebri in città; la guerra al nord con la neve e la guerra al sud nelle colonie d’Africa; le gite fuori porta, i primi costumi da bagno, la caccia.
Europeana Photography è nato per raccogliere e valorizzare il patrimonio fotografico europeo. Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea, include archivi, agenzie e enti di primo piano, vere eccellenze nel settore dei beni culturali e della fotografia.
Nel progetto sono state digitalizzate oltre 430.000 foto antiche, di valore storico, artistico e culturale; questi preziosi contenuti sono stati inseriti nel portale dei beni culturali europei Europeana, in modo da renderli accessibili su Internet a tutti i cittadini, ricercatori e studenti.
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